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Chiesetta di San Francesco

“Quella capannuccia per me era diventata una vera chiesetta”: con queste parole rivolte all’amico di infanzia Mercurio Scocca, San Pio si riferiva alla capanna di paglia poggiata sul robusto tronco di un olmo, che nel 1958 fu trasformata in una chiesetta dedicata a San Francesco d'Assisi.

Fu proprio qui che Padre Pio cominciò a soffrire i dolori delle stigmate come scrisse in una lettera inviata al suo padre spirituale, Benedetto da San Marco in Lamis, datata 8 settembre 1911.

Oggi quest'olmo, ormai secco e plastificato è custodito nelle piccole mura della chiesa costruita là dove sorgeva la “capannuccia di paglia” e dove sono state sistemate anche tre statue: San Pio in ginocchio davanti all’olmo, San Francesco e l’Immacolata.

Vicino all'olmo vi sono ancora due pietre che Padre Pio chiamava "il mio seggiolone" e poco lontano un pozzo d'acqua abbondante, scavato nel luogo “suggerito da Gesù” che il piccolo Francesco indicò a papà Grazio, irritato perché dove stava scavando lui non si trovava ancora acqua. Un viale ombreggiato dai pini conduce alla chiesetta, ancora oggi meta di pellegrini sempre più numerosi.



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