Cattedrale di San Giustino
Dedicata prima a S. Tommaso e poi a S. Giustino, fu rinnovata dal vescovo Teodorico I nell’840 e poi nell’XI secolo, periodo cui risale l’attuale impianto con la sottostante cripta. Ricostruito in gran parte nel Trecento e rimaneggiato nel XVI secolo, l’edificio subì, nel settecento sostanziali rinnovamenti. L’attuale facciata e il fianco destro sono novecenteschi.
Il campanile venne iniziato da Bartolomeo di Giacomo e ultimato da Antonio da Lodi (1498). Il portale ha una lunetta con mosaico di Biagio Biagetti. Nell’altare maggiore c’è un paliotto marmoreo raffigurante San Giustino eremita che riceve le insegne episcopali dal popolo di Teate di scuola napoletana (1769). La cripta, riferibile all’XI secolo, è articolata in due navate trasversali, scandite da cinque pilastri cruciformi e decorate da affreschi del XIII-XIV secolo che fanno da scenario all’arca marmorea del 1432 con le reliquie del Santo. Dalla cripta si accede alla cappella del Suffragio dell’Arciconfraternita del Monte dei Morti, con strucchi seicenteschi. Il Tesoro della cattedrale custodisce pregevoli manufatti, antichi arredi sacri e opere d’arte.
Indirizzo: Piazza San Giustino
66100 Chieti (CH)
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