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Piazza del Popolo

Costruita dai veneziani Piazza del Popolo è oggi uno dei principali centri di aggregazione della città di Ravenna. La piazza rappresenta il fulcro degli interventi di rinnovo urbano della cittadina sotto il dominio della Serenissima. La piazza venne ampliata negli anni tra il 1470 e il 1480 partendo da uno spiazzo che correva lungo la sponda del canale Padenna che scorreva nel punto dove ora si erge il Palazzo Merlato, così conosciuto dai ravennati e che oggi ospita il Palazzo Comunale. Sull’esempio di Piazza San Marco a Venezia, nel 1483 furono erette due colonne sulla cui cima oggi si trovano le statue di Sant’Apollinare, patrono di Ravenna, e San Vitale, quest’ultima ha sostituito il leone di San Marco.
Dopo la proclamazione del Regno d'Italia, la piazza fu dapprima intitolata a Vittorio Emanuele II. L'attuale denominazione risale al referendum istituzionale del 1946, quando oltre l'88% dei ravennati (la più alta percentuale in Italia) preferì la repubblica alla monarchia.
Il Palazzo Merlato, che si trova vicino alle due colonne, è stato costruito nel corso del trecento dove anticamente si trovava la residenza della famiglia Da Polenta, su lato sud della piazza troviamo il palazzo del Rettore di Romagna edificato nel 1295, successivamente divenne palazzo Apostolico e sede del Legato di Romagna. In piazza del Popolo si trova anche l’ex sede della Banca Nazionale del Lavoro, costruita dall’architetto Camillo Morigia, collegato al palazzo della prefettura da un voltone, dal quale è possibile scorgere la tomba di Dante. Lungo il perimetro della piazza troviamo anche il Palazzo dei Rasponi del Sale, attuale sede della banca Unicredit.



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