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Chiesa della Madonna delle Grazie

La Chiesa della Madonna delle Grazie è un santuario rurale fatto costruire per devozione dalla principessa Silvia Piccolomini moglie di Innigo Piccolomini d’Aragona duca di Amalfi, conte di Celano e padrone della baronia di Pescina di cui Collarmele faceva parte nel 1461, quando è stata edificata.

La grandiosità di questa chiesa è rappresentata dalla sua facciata, il cui timpano è completamente ricoperto da maioliche di diversi colori, quadrate, rettangolari e triangolari raffiguranti gli stemmi araldici delle varie famiglie che alla costruzione della stessa hanno contribuito: gli Aragonesi, gli Orsini, i Colonna ed i Piccolomini. I Colonna all’epoca erano signori del feudo di Avezzano contiguo a quello di Celano ed erano spinti a contribuire alla realizzazione dell’opera per celebrare le gesta di Marcantonio Colonna, le cui iniziali M.C. si trovano sulla facciata, generale e vice-comandante della flotta Ponitificia che sconfisse a Lepanto i turchi nel 1571.

All’interno della Chiesa, a navata unica con pianta longitudinale, troviamo diversi affreschi raffiguranti la Passione di Cristo. L’affresco dell’altare maggiore, tipico dell’iconografia italiana del ’400 rappresenta la Madonna della Misericordia, dipinta con una statura molto alta rispetto ai fedeli che le pregano intorno. L’affresco parietale della crocifissione rappresenta con dovizia di dettagli la figura del Christo patiens con gli occhi chiusi ed il capo reclinato, sullo sfondo il paesaggio è triste come le espressione delle figure. Molto importante è l’affresco della Madonna del Rosario sulla destra dell’altare maggiore é contornata da una cornice dipinta, composta da semicolonne decorate con spirali, capitelli ed é sovrastata da un archetto a tutto sesto. L’ovale principale é contornato a sua volta da rosette e su una zona anulare, di pittura scura, risaltano quindici tondi raffiguranti come fossero grani di Rosario, dove sono rappresentati gli episodi - chiave della vita di Cristo. Tali episodi sono suddivisi dalla liturgia cattolica nei 15 misteri ricordati nel rito del Rosario. Ed é proprio il motivo del Rosario, simboleggiato nei tondi e raffigurato nelle mani della Madonna e del Bambino che lo stanno consegnando a Santa Caterina e a San Domenico, ad ispirare questa composizione. Altri affreschi raffigurano San Rocco e San Sebastiano, mentre altrettanto importanti risultano essere l’altare e la statua, entrambi in legno risalente al 1724, di San Michele raffigurato come il guerriero che trafigge il drago.

Indirizzo: Via Madonna delle Grazie,
67040 Collarmele (AQ)



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