Concattedrale di San Paolo - sec. X
La Concattedrale di Alatri sorge sulla spianata dell’Acropoli, in una zona che anticamente era destinata alle celebrazioni di culti pagani. Dedicata a San Paolo Apostolo, al suo interno custodisce tra l’altro le reliquie di San Sisto I, patrono della città.
La sua costruzione è di sicuro anteriore all’anno Mille, anche se a partire dal XIII secolo ha subito numerosi rifacimenti. L’aspetto attuale è frutto di una profonda opera di ristrutturazione avvenuta nel corso del ‘700. I lavori per il completamento della facciata e del campanile furono portati a termine solo nel 1808 su progetto dell’architetto Jacopo Subleyras. L'interno, invece, si presenta con un impianto neoclassico,a croce latina e con tre navate.
Qui sono custodite le reliquie e la statua del patrono di Alatri, San Sisto I, le cui spoglie giunsero in Ciociaria, provenienti da Roma, l’11 gennaio del 1132 e sono conservate nella prima cappella della navata destra costruita nel 1606. Nel 1932 in occasione delle celebrazioni dell’VIII centenario della presenza delle Reliquie del Pontefice ad Alatri fu costruita una nuova cappella che si trova in fondo alla navata sinistra.
San Sisto I viene celebrato in due occasioni l’11 gennaio con una solenne funzione religiosa a ricordo dell’arrivo ad Alatri delle spoglie e il mercoledì dopo Pasqua, quando la sua statua, del peso di oltre 7 quintali, è portata in processione da 25 incollatori appartenenti alla Confraternita. Questa seconda celebrazione è legata ad un fatto storico avvenuto nel 1186 quando Alatri fu assediata dalle truppe di Arrigo VI, figlio di Federico Barbarossa. I cittadini, dopo giorni di preghiera e invocazioni al Patrono, riuscirono ad avere la meglio nella battaglia finale che avvenne proprio nel mercoledì dopo la Santa Pasqua. Attribuendo la vittoria a San Sisto si decise di consacrare a lui quel giorno.
Prima del presbiterio si trova un’altra cappella che accoglie una particola consacrata divenuta carne umana in seguito ad un atto sacrilego, compiuto nella città tra la fine del 1227 e i primi mesi del 1228. Il Miracolo dell’Ostia Incarnata è attestata in una bolla papale di Gregorio IX che, di fatto, classifica il miracolo come uno dei più antichi storicamente documentati. L’Ostia Incarnata viene celebrata ogni anno in occasione della domenica del Corpus Domini, quando le vie della città sono coperte da un’infiorata artistica.
Dal 2010 all’interno della Concattedrale sono conservate anche le spoglie della Beata Maria Raffella Cimatti.
Indirizzo: Via di Civita
03011 - Alatri (Fr)
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