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Eremo di Cerbaiolo - sec. VIII

Il complesso, lungo la strada che collega Pieve Santo Stefano al Passo di Viamaggio, si compone di un chiostro seicentesco, la chiesa, la sacrestia, il refettorio, la cappella e le celle. Sorto come monastero benedettino nell’VIII secolo, viene donato a S. Francesco nel 1216 ed è stato abitato dai francescani fino al 1783, anno in cui divenne parrocchia. Non è certo se vi abbia abitato anche lo stesso Santo, mentre si ha maggiore certezza riguardo S. Antonio da Padova, del quale ancora oggi si indica il luogo in cui sembra pregasse. A S. Antonio sono dedicate la chiesa, con portali settecenteschi e tre altari rinascimentali, e la cappella. L’eremo, distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, il 22 marzo 1967 è stato ceduto dal vescovo di Sansepolcro alla Piccola Compagnia di Santa Elisabetta, istituto secolare che si occupa del restauro. Nel frattempo l’eremo ha recuperato la sua antica vocazione; attualmente è gestito da Frate Francesco ed è possibile alloggiarvi per qualche giorno di riflessione spirituale. Il santo luogo è paragonato al famoso santuario della Verna per la posizione della montagna su cui si trova, che ricorda la particolare forma trapezoidale del Monte Penna.



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