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Coltivazione Di Tabacco

In Europa la prima pianta di tabacco sembra aver fatto la sua comparsa nel XVI secolo, per opera del frate spagnolo Ramon Pane che da Santo Domingo inviò i semi all’imperatore Carlo V di Spagna. La coltivazione della pianta ebbe una diffusione molto rapida in tutto il continente; in Italia fu introdotta forse nella seconda metà del 1500, per opera sia del Cardinale Prospero Pubblicola di Santa Croce, Nunzio Apostolico in Portogallo, che portò i semi di tabacco in dono al Papa Pio IV, sia del vescovo Niccolò Tornabuoni che ne portò allo zio Alfonso Tornabuoni, vescovo di Sansepolcro. All’inizio il tabacco fu coltivato solo per scopi medici, poi lentamente se ne diffuse l’utilizzo a scopo di fumo. Alla coltivazione del tabacco è legata la storia dell’ex Repubblica di Cospaia, corrispondente ad una zona nei pressi dell’attuale Comune di San Giustino: gli abitanti della piccola Repubblica, libera dalla sottomissione alla Chiesa e alla Toscana dopo un errore topografico nel XV secolo, verso la fine del XVI secolo iniziarono a coltivare tabacco su circa venticinque ettari di terreno per poi venderlo agli Stati vicini; l’attività garantì loro un certo benessere economico per molto tempo. Proprio a San Giustino è stato recentemente allestito il Museo storico e scientifico del tabacco.



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