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Dal Subappennino al Tavoliere

Da San Paolo di Civitate fino a San Severo, passando per Torremaggiore

Un itinerario che parte dai piedi del Subappenino Dauno e arriva digradando fino al Tavoliere delle Puglie. Viaggeremo tra vigneti ed ulivi, alla scoperta delle tracce del medioevo e di nobili famiglie come i Gonzaga.
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immagine della tappa a San Paolo di Civitate

Immagine di San Paolo di Civitate Iniziamo la visita dalla Chiesa di San Paolo. Attestata nel XII secolo, costituì il fulcro attorno al quale nel tardo Cinquecento prese forma l'abitato. Nella circostanza, l'originaria costruzione venne ampliata e dedicata a San Paolo "dei Greci", in riferimento al rito liturgico orientale che vi si celebrava. Una bolla di papa Clemente XIV nel 1772 attribuì all'altare maggiore lo status di altare privilegiato perpetuo. Altra chiesa da vedere è quella di San Giovanni Battista che venne edificata nel 1641 nei locali già appartenuti alle stalle del palazzo baronale. Per quanto riguarda l’architettura civile è notevole il Palazzo Gonzaga. La costruzione di un palazzo baronale era stata avviata da Giovanni Battista Carafa prima che, la colonia albanese desse inizio alla fondazione del casale nel 1573 e venne poi completato dai Gonzaga. Il palazzo, a tre piani di pianta quadrata con 16 stanze per lato, era dotato di torri quadrangolari delle quali sopravvive solo quella anteriore destra, sia pur rimaneggiata.

immagine della tappa b Torremaggiore

Immagine di Torremaggiore La seconda tappa del viaggio è Torremaggiore, dove c’è da vedere la Chiesa Matrice di San Nicola costruita nel XIII secolo dai profughi di Fiorentino, tanto che i parroci conservano il titolo onorifico di canonici di Fiorentino. Gli stessi fondarono anche il Codacchio ossia il quartiere medievale che sorge di fronte alla chiesa. Distrutta dal terremoto del 1627, fu ricostruita e riaperta al culto. Il campanile è di stile romanico-pugliese. C’è poi la Chiesa di Santa Maria della Strada, seconda parrocchia storica, fondata dalla popolazione greco-albanese, residente a Torremaggiore nel Cinquecento ed eretta a parrocchia nel 1593. L'interno, a navata unica, ha due cappelloni laterali, quello della Riconciliazione e quello del Sacramento. Nel tempio si venera il simulacro di San Sabino di Canosa, patrono principale della città, e si conserva una fonte battesimale in pietra del 1604. Di rilevante interesse storico è il Castello dei Duchi di Sangro, dichiarato monumento nazionale il 22 agosto 1902; ampliato a più riprese intorno a un'originaria torre normanna, si è cristallizzato in forma rinascimentale. È caratterizzato da sei torri, quattro circolari e due quadrate. La torre quadrata centrale, il Maschio, è la parte più antica del Castello ed è caratterizzata da una meridiana sul lato che si affaccia sul cortile. Il piano ammezzato (ex Corpo di Guardia) ospita la mostra archeologica dei reperti di Fiorentino.

immagine della tappa c San Severo

Immagine di San Severo L’ultimo comune dell’itinerario è San Severo. Abitato già in epoca preistorica, è oggi un importante centro del Tavoliere. Nell’abitato si possono ammirare alcuni esempi di architettura barocca del XVIII secolo come la Chiesa di S. Nicola (l'esterno di questo grande tempio, seconda parrocchia della città, è all'insegna dell'incompiutezza, essendo incompleti sia il campanile sia la grande facciata barocca in pietra e laterizi, priva del secondo ordine), la facciata della Chiesa di S. Lorenzo e il Palazzo di Città. La Chiesa di S. Severino fu invece eretta nel XII secolo in forme romaniche. E’ monumento nazionale oltre che l'edificio di culto più antico della città, di cui è chiesa matrice, arcipretale, nonché tempio civico. Nell’Antiquarium si conservano reperti provenienti da varie località dell’antica Daunia.

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