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Duomo di Forlì o Cattedrale di Santa Croce

Il Duomo di Forlì, o Cattedrale di Santa Croce, così come si presenta oggi è frutto di una ricostruzione avvenuta nel 1970 a seguito dei danni provocati dai tedeschi nel corso del Secondo Conflitto Mondiale. Della Cattedrale si hanno notizie a partire dal X secolo. Dai documenti risulta che venne ricostruita in seguito ad un incendio nella seconda metà del XII secolo e poi completamente ristrutturata tre secoli più tardi e consacrata nel 1475.  
La storia della Cattedrale è legata al miracolo avvenuto a Forlì il 4 febbraio del 1428 ed ancora oggi particolarmente caro ai forlivesi: una scuola nei pressi dell’edificio di culto fu completamente distrutta da un incendio che lasciò in piedi solo un muro con l’immagine su carta della Madonna, poi chiamata del Fuoco. Riconoscendo il fatto prodigioso gli abitanti in processione portarono subito l’immagine in Cattedrale sistemandola dapprima nella cappella a destra del presbiterio, dove oggi si trova il battistero, e nel 1636 nella nuova cappella che le fu dedicata con la cupola arricchita dalle opere di Guido Cagnacci e Carlo Cignani. Qui ancora oggi i forlivesi vengono numerosi a pregare la loro Patrona, in particolare durante la novena in preparazione alla festa che si celebra solennemente il 4 febbraio di ogni anno.
La facciata della Cattedrale si presenta oggi con un pronao neoclassico coronato da un timpano di proporzioni monumentali che poggia su sei colonne.
L'interno è suddiviso in tre navate e volte a crociera. Le decorazioni ottocentesche delle navate laterali e della controfacciata che raffigurano Eraclio che trasporta la croce sono opera di Pompeo Randi.
Nella navata sinistra troviamo il Crocifisso romanico, la grandiosa cappella della Madonna del Fuoco, la cappella di Sant’Anna che custodisce un San Rocco di Marco Palmezzano.
Nella navata destra, e precisamente a metà, si apre la cappella del SS. Sacramento, a forma ottagonale, disegnata da Pace di Maso del Bombace nel 1490, arricchita poi di marmi e affreschi; ospita il fonte battesimale esagonale (1504), e l'affresco di Pompeo Randi Invenzione e riconoscimento della Santa Croce (1875), nell'abside dell'altare maggiore.
Nell'Archivio Capitolare, che può essere visitato rivolgendosi in Sagrestia, si trovano reliquiari del Trecento, la Madonna del Voto e la quattrocentesca lunetta con il Miracolo della Madonna del Fuoco.
Nel 1944, durante la seconda guerra mondiale il campanile della Cattedrale, minato dai tedeschi, crollò distruggendo parte del presbiterio, della sacrestia e della cappella della Madonna del Fuoco.
In Cattedrale è sepolto anche il Beato forlivese Marcolino Amanni.

Indirizzo: Piazza del Duomo
47122 - Forlì



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