"Bari e la sua conca": aree geografiche
Bari si affaccia sul Mar Adriatico tra Giovinazzo e Mola di Bari, con il suo territorio al centro di una vasta area pianeggiante, la Conca di Bari, che spingendosi per alcuni chilometri nell'entroterra incontra i primi pendii della Murgia, e in particolare comprende: Bitonto, Bitritto, Modugno, Terlizzi e Turi; mentre i comuni costieri della Terra di Bari, l’antica provincia del Regno di Napoli, sono Molfetta, Giovinazzo, Mola di Bari, Polignano a Mare, Monopoli, Conversano, oltre che Bari, la cui conformazione ricorda un'aquila con le ali spiegate, dove la testa è la piccola penisola sulla quale è sorto il primo nucleo urbano, Bari vecchia. Bari e la sua Conca dunque comprendono 48 comuni, ciascuno con le proprie caratteristiche ambientali, le proprie tradizioni storiche e culturali e un ricco patrimonio artistico ed enogastronomico, dove la pietra locale utilizzata per costruire case e monumenti conferisce il tipico colore bianco a tutto l’entroterra con le splendide cattedrali romaniche, come la Basilica di San Nicola a Bari, che sono suggestivi esempi di un’arte romanica contaminata dalle influenze bizantine. Il territorio è caratterizzato da un ambiente di grande impatto storico e naturalistico dove boschi, uliveti, mandorleti e vigneti si alternano alle grotte, alle cattedrali, alle zone archeologiche, ai monumenti megalitici e alle splendide spiagge incorniciate da un mare azzurrissimo.
Cultura
BARI E LA SUA CONCA TERRA DI TRADIZIONI
Adagiata sulle acque dell’Adriatico si trova l'area di Bari e la sua Conca con alle spalle l’altopiano delle Murge dove il tempo sembra essersi fermato nei panorami senza confine che mostrano un territorio brullo con rocce, lame e gravine che ne interrompono la continuità. Grandi spazi che l’uomo ha adattato alle sue esigenze per le coltivazioni di ulivi, mandorli e vigneti che tingono a tratti le vaste distese dell’altopiano nelle quali si trovano antiche masserie che, oltre ad essere aziende agricole, in passato avevano anche una funzione difensiva.
Sulla costa barese, che inizia all’altezza di Molfetta e termina con Monopoli, si può percorrere un itinerario lungo il quale il fascino della natura si fonde con quello di borghi pittoreschi, impreziositi da imponenti castelli e splendide cattedrali romaniche, che ritroviamo anche nell’entroterra, cosparso di graziose località. Punto di partenza è Bari per proseguire con una visita a Conversano, piccolo centro ricco di identità storica e culturale dove imponente è il Castello che domina la città, mentre sulla costa si trova l’antico borgo di Polignano, arroccato su una scogliera a picco sul mare, ricca di grotte e cavità naturali e Monopoli, con uno dei mari più belli della provincia, costellato da antiche masserie, ville e tracce di civiltà rupestri, per proseguire nella Murgia dei pastori dove il paesaggio abbandona i colori caldi della macchia mediterranea e assume i toni cupi di un terreno brullo. Inoltre feste e sagre, sapori genuini e gustosi vini sono l’anima di tradizioni antiche mai dimenticate in una terra dal gusto e dal profumo intenso, ricca di storia, di leggende e di eremiti come San Corrado, cui è dedicato il Duomo di Molfetta, un nobile tedesco che al ritorno dalle crociate si fece eremita in una grotta nelle vicinanze. Tra le feste e le sagre, da non perdere è la suggestiva Festa di San Nicola a Bari.
Inoltre piccole cale, lunghi litorali e scogliere lambite da acque cristalline offrono vari modi per vivere lo splendido mare di questa terra come il surf, il windsurf, la vela, le immersioni subacquee e snorkeling per divertirsi sopra o sotto il livello dell’acqua.
IL ROMANICO PUGLIESE
Particolarmente suggestivo nell'area di Bari e nella sua Conca è lo stile artistico che si sviluppò in Puglia tra l'XI e la prima metà del XIII secolo in architettura, scultura e nell'arte del mosaico definito Romanico Pugliese. I porti pugliesi erano, infatti, frequentati dai pellegrini diretti in Terrasanta e furono il punto di partenza per i partecipanti alle Crociate a partire dal 1090, e così il contatto con tante genti diverse determinò la ricezione di una grande varietà di influssi culturali che diedero origine ad una produzione artistica con caratteri lombardi, pisani ed orientali però rielaborati secondo schemi originali. Uno degli edifici più rappresentativi è sicuramente la Basilica di San Nicola a Bari che rappresentò il modello di riferimento per le altre chiese pugliesi come la stessa elegante Cattedrale di San Sabino sempre a Bari; mentre il più puro e fulgido esempio del romanico pugliese s'incontra nella Concattedrale Maria Santissima Assunta di Bitonto e nello splendido Duomo di San Corrado a Molfetta che domina la banchina del porto con la sua forma a diamante incastonato sul mare. Splendida è anche la Concattedrale di Santa Maria Assunta a Giovinazzo, mentre un caso eccentrico nel panorama dell'architettura romanico-pugliese è rappresentato dalla piccola Chiesa rurale di Santa Caterina a Conversano dove i modelli sembrano in questo caso essere stati quelli bizantini.
SAN NICOLA DI BARI
Tra i Santi più venerati un posto privilegiato è senz’altro occupato da San Nicola la cui vita è nota soprattutto per alcuni miracoli che lo caratterizzano come una persona attenta alle necessità degli altri, tanto da essere identificato da molti come il “santo del dono”. San Nicola di Bari fu vescovo di Myra in Licia e viene venerato nella Chiesa cattolica, nella Chiesa ortodossa e in altre confessioni cristiane, ma è noto soprattutto perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus e le sue reliquie, oltre che a Bari, sono conservate a Venezia e a Bucarest. Infatti, quando Myra cadde in mano musulmana, Bari e Venezia, che erano dirette rivali nei traffici marittimi con l'Oriente, entrarono in competizione per le reliquie del santo. Una spedizione barese di 62 marinai raggiunse Myra e si impadronì di circa metà dello scheletro di Nicola, che giunse a Bari l'8 maggio 1087. Da allora San Nicola divenne co-patrono di Bari assieme a San Sabino e le date del 6 dicembre (giorno della morte del santo) e 9 maggio (giorno dell'arrivo delle reliquie) furono dichiarate festive per la città. Infatti dal 7 al 9 maggio si svolge nel centro storico di Bari la suggestiva Festa di San Nicola caratterizzata da tanti momenti di spiritualità e misticismo, dove per rievocare l'antico arrivo delle reliquie nella sera della vigilia si tiene il corteo storico, mentre il 9 si svolge la solenne processione in cui la statua del Santo viene portata fino al Molo San Nicola per il trasporto in mare e verso sera si saluta il ritorno del Santo nella Basilica di San Nicola, attraverso una nuova sontuosa processione. Ma è il giorno dopo, in seguito alla celebrazione eucaristica che si tiene in Piazza del Ferrarese, che nella cripta della basilica si effettua il miracoloso prelievo della santa manna dalle ossa del santo e tutta la ritualità religiosa è immersa in una cornice di luci e di concerti bandistici che contribuiscono a creare un'atmosfera suggestiva.
Una delle tradizioni ancora vive è quella per cui le ragazze che desiderano sposarsi scrivono le proprie aspirazioni matrimoniali su bigliettini che vengono poi inseriti nella teca di vetro della statua del santo perché, secondo la leggenda, San Nicola avrebbe consentito a tre fanciulle povere di sposarsi donando loro tre sacchetti colmi di monete d'oro.