Giornata all'aria aperta nella Riserva Naturale dell'Insugherata
Roma
Un percorso nel verde di un bosco a poca distanza dalla basilica di San Pietro. Resti archeologici poco conosciuti e una riserva naturale che rigenera i sensi. Un tour che offre spunti interessanti per vivere al meglio la capitale regalandosi momenti di relax e viste panoramiche sulla città .
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Riserva Naturale dell'Insugherata
Il percorso parte dall'entrata di Via Paolo Emilio Castagnola, sul lato del parco verso la Trionfale. Si raggiunge con vari mezzi di trasporto (bus 907, 997, 998, 991 e trenino Roma-Viterbo fermata San Filippo Neri.
Un vero polmone verde, non lontano dal centro di Roma e dalla Basilica di S. Pietro: si tratta della Riserva Naturale dell'Insugherata che comprende tutte le specie di querce tipiche della campagna romana ed è ricoperta per gran parte da un fitto bosco, alternato alle zone di prati e di pascoli.
Qui sono state recensite più di 630 specie vegetali. Anche la fauna è abbondantissima e la particolarità della riserva è data dalla presenza di una specie simpatica di anfibio, la salamandrina dagli occhiali. Tra i mammiferi si segnala la presenza dell'istrice. Molti anche i rettili e gli uccelli, tra i quali i rapaci notturni come il barbagianni e la civetta. Si può passeggiare liberamente nella riserva o scegliere di seguire una visita guidata con Romanatura.
Tomba di Nerone
Sul limite orientale della riserva, immersi nel traffico locale, si trovano i resti della cosiddetta Tomba di Nerone che ha dato anche nome a tutta quest'area. In automobile si raggiunge prendendo la Trionfale e girando sulla Cassia verso destra, costeggiando la riserva.
In realtà i ruderi sono stati identificati come parti del sarcofago marmoreo risalente al III secolo d.C. di Publio Vibio Mariano e la moglie Regina Maxima. Si può ammirare un alto basamento con una decorazione sui lati minori di grifi alati e intorno all'epigrafe di figure di dioscuri.
Corso Francia
Per tornare verso il centro di Roma, dalla Tomba di Nerone riprendete la Cassia, poi la Cassia Nuova fino a Corso di Francia che convoglia il traffico proveniente da Nord verso i Parioli. Una parte di Corso di Francia comprende il Ponte Flaminio, la cui costruzione iniziò negli anni 30 del XX secolo perché il Ponte Milvio si era reso insufficiente alle comunicazioni dalla città alla Cassia e alla Flaminia. Si progettò un ingresso davvero scenografico alla capitale, con una vista suggestiva, che però fu completato solo molti anni più tardi. Attraversando il ponte oggi verso il centro, potrete ammirare la sagoma dell'Auditorium Parco della Musica di Roma, progettato da Renzo Piano.
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