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Parco regionale dei Monti Simbruini

Un susseguirsi d’imponenti rilievi con cime che superano i 2000 metri e svettano su vallate verdeggianti, dove Borghi medioevali sono incastonati in una cornice naturale di rara bellezza. Ben 30.000 ettari di estensione, che ricadono in sette comuni - Camerata Nuova, Cervara di Roma, Jenne, Subiaco e Vallepietra in provincia di Roma, Filettino e Trevi nel Lazio in provincia di Frosinone -  il Parco dei Simbruini è la più grande area protetta del Lazio. Un territorio che si estende tra il Fosso Fioio a Nord e la valle del Sacco a sud, dalla Valle dell’Aniene a ovest e il Monte Viglio-Monte Crepacuore a est. L’acqua è  l’elemento dominante. Prima di sgorgare corre verso il cuore della montagna in un gioco di labirinti sotterranei, fino ad arrivare alle sorgenti.  La valle del Simbrivio, nel centro del Parco e la Valle dell’Aniene nel margine superiore, spiccano per la bellezza suggestiva dell’acqua che sgorga impetuosa dalle sorgenti. Qua nascono, rispettivamente,  il Simbrivio e l’Aniene. Con le sue intricate faggete, grotte e sorgenti, fiumi che scorrono placidi in sterminate vallate illuminate dal sole. Lupi, aquile e orsi si incontrano negli angoli più nascosti del Parco, quelli dove vive la natura vera. Un’identità naturalistica e paesaggistica unica nel suo genere, che si integra alla perfezione con santuari, monasteri e borghi ricchi di storia. I Comuni vantano attrazioni culturali, naturalistiche ed enogastronomiche degne di nota e sono forniti di servizi di accoglienza che li rendono ottimi punti di partenza per la visita del Parco. Numerosi i possibili itinerari, che mescolano la grande ricchezza naturalistica del Parco ad attrazioni culturali ed eventi di rilievo nazionale e internazionale, come ad esempio i monasteri benedettini e la Villa di Nerone a Subiaco o il festival di musica antica “Trebantiqua” a Trevi nel Lazio.