Basilica di San Francesco alla Rocca - XIII sec.

Parallelamente alla costruzione del complesso domenicano di Santa Maria in Gradi, nel 1236 i Francescani iniziarono a costruire sul colle di Sonsa una nuova chiesa per concessione di Gregorio IX l'attuale Basilica di San Francesco alla Rocca. La struttura originale aveva una navata unica, coperta a capriate lignee su archi trasversali che ricadevano su semicolonne laterali, e si accordava nella sua semplicità con la tipologia di molte chiese francescane coeve del centro Italia. In fase di costruzione furono realizzati il coro, con abside rettilinea, e i due bracci del transetto, in uno stile profondamente modificato rispetto al progetto originario. Alla copertura a tetto si sostituì quella a volte a crociera e vennero introdotti molti nuovi particolari. Tale grandiosità è da mettere in relazione con il superamento, a decenni dalla morte del Santo, dello spirito di "minoritas" insito nella predicazione di Francesco e con un rafforzamento dell'Ordine monastico che doveva manifestare tangibilmente la sua autorità. Molto dell'antica chiesa si è comunque perduto, come la serie di affreschi di Antonio del Massaro lungo le pareti, sul modello della chiesa madre di Assisi, e l’antico portico di facciata scomparsi in seguito ai rifacimenti del Seicento. Semidistrutta dai bombardamenti alleati del 17 gennaio 1944, la chiesa fu ricostruita dalla Sovrintendenza ai Monumenti del Lazio e riaperta al pubblico nell'aprile del 1953: gli interventi di ricostruzione hanno portato alla totale rimozione degli elementi barocchi ed al ripristino dell'antica struttura romanica. Oggi l'interno si presenta a pianta a croce latina, con abside quadrata, e soffitto a capriate, ricoperto nell'intervento barocco da una finta volta a botte. Al suo interno si trova il sepolcro di papa Clemente IV e quello di Adriano V, attribuito ad Arnolfo di Cambio, oltre ad alcune opere d’arte una tavola dipinta raffigurante La città di Viterbo con i Santi Antonio da Padova e Rosa da Viterbo, risalente al 1572, e una tela con la Pietà, opera del Zoroastro. Di particolare interesse storico è l'annesso convento, oggi sede del distretto militare di Viterbo, che ha ospitato, nel corso della sua storia vari santi, papi ed imperatori. Indirizzo: Piazza San Francesco 01100 - Viterbo