Fonte di Bonifacio

Fino all’Ottocento la cura delle acque avveniva alle sorgenti che scaturivano in località “Spargato”, ma gli amministratori comunali di quel tempo si resero conto dell’importanza delle acque e, nel 1870, vi furono i primi lavori di sistemazione e la prima copertura della fonte avvenne nel 1890. Il primo stabilimento, intitolato appunto a Bonifacio VIII, fu inaugurato nel 1911 e decorato con classiche strutture in Stile liberty, di cui oggi rimane solo il suggestivo portale d’ingresso. Oggi la fonte si presenta nelle strutture futuristiche progettate dall’architetto Luigi Moretti con il quale, infatti, a partire dal 1960 inizia la fase di ristrutturazione e di ampliamento delle terme, con criteri moderni e funzionali  che sono riusciti ad articolare armoniosamente spazi aperti e coperti, passeggiate protette da ardite volte in cemento armato e che trovano nel “fungo” e nelle “tende arabe”, una significativa espressione dell’architettura moderna. Le acque di Fiuggi erano note, fin dall’epoca romana, come “Fons Arilla”, ma è  nel medioevo che divennero famose perché Papa Bonifacio VIII ne faceva regolare uso per curare la sua calcolosi renale. Le lodi dell'acqua "che rompe la pietra" compaiono anche in alcune lettere scritte da Michelangelo al nipote Lionardo nel 1549. Solo a Fiuggi, dalla sorgente di Bonifacio VIII e da quella della Fonte Anticolana sgorga, infatti, questa particolarissima acqua oligominerale, l'unica a unire alle proprietà diuretiche la capacità di "sciogliere" ed espellere i calcoli renali ed a prevenirne la formazione. La Fonte Bonifacio VIII nel suo alternarsi di spazi aperti e chiusi, di arditi elementi architettonici e lussureggiante vegetazione è il luogo tradizionalmente dedicato alla cura vera e propria, quella che va effettuata la mattina a digiuno. Alle sue fontanelle, sparse a centinaia nelle ampie aree verdi e negli spazi coperti, possono accedere contemporaneamente fino a 25.000 persone. All’interno della Fonte Bonifacio VIII si possono effettuare anche visite mediche urologiche specialistiche ed esami ecografici. Ma la Fonte non è solo un luogo di cura: accanto alle fontanelle di mescita e agli ambulatori medici, infatti, ci sono strutture pensate per rendere più piacevole il soggiorno degli ospiti: bar, caffè concerto, sale polifunzionali. Inoltre, un’attenzione particolare è dedicata ai diversamente abili: le barriere architettoniche sono state abbattute grazie a moderni ascensori e tapis roulant che facilitano gli spostamenti tra la parte bassa e quella alta della Fonte.