Monumento Naturale della Caldara

Il Monumento Naturale della Caldara è facilmente raggiungibile percorrendo in auto per circa 5 km la Strada Provinciale 2c che collega Manziana con la Stazione di Furbara in direzione della Via Aurelia, per poi girare a sinistra sulla via della Caldara per circa 500 metri lungo una strada sterrata che porta ad un piccolo parcheggio dove è possibile lasciare l'auto. Nella parte centrale della Caldara, a testimonianza dei fenomeni post vulcanici, è presente una sorgente di acqua che scaturisce dal terreno e dalla quale si sviluppano esplosioni di acque sulfuree che raggiungono la temperatura di 27 gradi, una sorta di pentolone di acqua bollente in ebollizione. Dal punto di vista botanico la zona è interessante per la presenza di boschetti di ontano nero che si prolungano lungo il fosso della Caldara, accompagnati da felci. Ma la peculiarità di quest’area è senz’altro la presenza insolita di un boschetto di betulla bianca, una specie arborea che vive solitamente nei climi freddi del nord Europa, in ambienti di tundra. Potrebbe trattarsi di un relitto post-glaciale, oppure potrebbe essere una formazione artificiale piantata nella zona nei secoli scorsi e sopravvissuta grazie alle condizioni climatiche locali. E' un luogo suggestivo per il ribollire dell’acqua che fuoriesce dal terreno, ma anche dalla natura che circonda la Caldara caratterizzata da cespugli di rosa di San Giovanni, sambuco, biancospino, e abitata da uccelli quali il picchio verde, l’upupa, il cuculo, la civetta, il pettirosso.