Lago prosciugato di Sant' Egidio

A poco più di tre km da San Giovanni Rotondo si trova il territorio del lago prosciugato di Sant’Egidio. In passato la zona era caratterizzata da un lago che riempiva la cosiddetta conca del Casale. Oggi il sito è localizzabile lungo la strada statale 272, che segue in gran parte l’itinerario della Via Sacra Langobardorum seu peregrinorum. Il lago era molto esteso, circa 120 ettari, con una forma ad ellisse allungata e circondato da una rigogliosa zona boschiva. Per questo il territorio, data la facilità di caccia e pesca, fu abitato già nell’età paleolitica. Numerosi furono gli insediamenti anche in età normanna, sveva, angioina, aragonese e borbonica. Nell’XI secolo venne donata dal conte normanno  Enrico, al Monastero benedettino della  Santissima Trinità di Cava dei Tirreni, la Chiesa di Sant’Egidio, e poi attorno alla Chiesa si formò il suddetto Casale. Il lago fu prosciugato intorno al 1910 e le sue terre bonificate: oggi gli appezzamenti appartengono ai contadini e al demanio del Comune; della Chiesa e del Casale restano solo ruderi.