Il Museo della Navi Romane di Nemi venne costruito nel 1935 per ospitare le navi dell’Imperatore Caligola, distrutte, però, nella notte del 31 maggio del 1944 da un incendio. Infatti, poco prima dell’entrata delle truppe americane a Roma, la struttura museale fu devastata da un incendio e questo provocò la perdita di tutti i relitti e della documentazione scientifica esposta. Scamparono alle fiamme alcuni reperti che nell’agosto del 1943 erano stati trasferiti nei magazzini del Museo Nazionale Romano.
Il museo fu riaperto solo il 25 novembre 1953, ma svuotato dei suoi reperti più importanti, cercò di mantenere il suo valore didattico mettendo in mostra modelli e i reperti scampati alle fiamme. Nel 1963, però, nuovi problemi strutturali ne imposero la chiusura.
Il nuovo allestimento è stato completato solo nel 1988. Privato dei reperti più significativi, ancora oggi esposti al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, oggi il Museo della Navi è diventato un polo culturale legato al territorio del Lago di Nemi, tanto che l’allestimento oggi visibile al pubblico è diviso in due grandi sezioni: la parte sinistra è dedicata alle navi, quella destra all’archeologia del territorio e ospita frequentemente iniziative culturali, quali mostre, seminari, convegni, presentazioni di libri. Fa parte del Sistema Museale Museum Grandtour, che riunisce dodici musei dell’area albana e prenestina.
Indirizzo: Via del Tempio di Diana 13
00040 – Nemi (Rm)
tel. 06 9398040
Orari: Lunedì-Domenica 9.00-18.30
Ingresso: intero € 2