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Castello Aragonese di Taranto

Il Castello Aragonese di Taranto occupa, con la sua pianta quadrangolare e il vasto cortile centrale, l'estremo angolo dell'isola su cui sorge il Borgo Antico della città. Il primo nucleo del castello risale al 916, quando i Bizantini avviarono la costruzione della "Rocca" a protezione dagli attacchi dei Saraceni e della Repubblica di Venezia, ma nel 1481 fu realizzato un primo canale navigabile più stretto dell'attuale e con sponde irregolari, per consentire il passaggio di piccole imbarcazioni e migliorare la difendibilità del castello.

Nel 1486 Ferdinando II d'Aragona incaricò l'architetto Francesco di Giorgio Martini di ampliare il castello e di conferirgli l'attuale struttura perché l'utilizzo dei cannoni, in seguito alla scoperta della polvere da sparo, necessitava di torri larghe e basse per attutire l'urto delle palle di cannone e così la nuova fortificazione si compose di sette torri, di cui quattro intitolate a San Cristofalo, a San Lorenzo, alla Bandiera ed alla Vergine Annunziata. Con l'arrivo degli Asburgo nel 1707, il castello perse la sua importanza come opera militare divenendo una dura prigione, ma con Napoleone Bonaparte ritornò alla sua funzione originaria. Nel 1883 una delle cinque torri che univano la cortina muraria, quella dedicata a Sant'Angelo, insieme alle torri Mater Dei, Monacella e Vasto del muro civico, furono demolite per fare posto all'attuale canale navigabile e al Ponte Girevole e dal 1887 il castello divenne una delle sedi della Marina Militare Italiana.



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