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Chiesa dei Santi Vito e Modesto - sec VIII-XV

La Chiesa dei Santi Vito e Modesto si trova vicino l’Arco di Gallieno, a poche decine di metri dalla Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma. Sorge sull'area un tempo occupata dal Macello di Livia (I sec. a.C.), che si trasformò in luogo di martirio per molti cristiani, tra cui appunto Vito e Modesto, martiri nel 303, il primo dei quali, in particolare, è invocato contro l’epilessia e il disturbo nervoso chiamato “ballo di san Vito”. La chiesa risalente al IV secolo, fu restaurata nell’VIII secolo e poi abbandonata, per essere completamente ricostruita da Papa Sisto IV nel 1477 per subire ulteriori restauri nel XVII e nel XIX secolo. Nella navata destra è murata la cosiddetta “pietra scellerata”, che la leggenda vuole sia servita per la tortura e la morte di molti cristiani e che nel Medioevo si riteneva che la raschiatura salvasse dal morso dei cani arrabbiati ed è quindi per questo motivo che la pietra appare raschiata su tutta la superficie.



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